Circolo delle quinte: il flusso della Musica

Il circolo delle quinte è una potente scoperta nella musica, perché descrive esattamente come funziona la musica, in un semplice disegno.

Se vuoi ricordarti come è fatto il circolo delle quinte vai a questa pagina per rinfrescarti la memoria.

Come potrai vedere, la musica si muove fra quinte e quarte, cioè quinto e quarto grado della scala di riferimento (la tonalità che hai imparato a trovare con le quattro lezioni gratuite del videocorso Pianoforte a Orecchio)

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Come già definito nel post relativo a questo argomento, questa “ruota” possiamo chiamarla circolo delle quinte o circolo delle quarte, a seconda del senso di “rotazione” che prendiamo in considerazione.

Ok?

Quindi, prendiamo sempre ad esempio il Do, ovvero C. Se passiamo da C a G abbiamo compiuto un salto di quinta, no? E’ chiaro il perché: G si trova a destra di C, in senso ORARIO e cioè il senso delle quinte.

Chiaro?

Ora facciamo una MAGIA!

Prendiamo in considerazione la tastiera del nostro amato pianoforte ed introduciamo il concetto di SU e GIU’.

COSA?

Ora ti spiego. Partiamo dal caro amico C: andiamo verso SU (a destra della tastiera) di una quarta, troveremo F. Ok?

Sempre da C andiamo verso SU (a destra della tastiera) di una quinta, troveremo G. OK?

Come facciamo a salire di una quarta o una quinta? Te lo spiego nelle videolezioni gratuite (se non le hai ancora, iscriviti qui in basso, dopo la fine dell’articolo).

Ora, sempre da C, andiamo verso GIU’ (a sinistra della tastiera) di una quarta e… cosa troveremo? Sempre F, no? NO!!! E’ qui che si svela il gioco “matematico” delle note.

Se a salire (SU) di una quarta dal C troviamo F, a scendere (GIU’) di una quarta troviamo G !!!

E per simmetria se a salire (SU) di una quinta dal C troviamo G, a scendere (GIU’) di una quinta troviamo F !!!

In pratica, a seconda della direzione in cui andiamo, la quinta diventa quarta e viceversa. Cosa possiamo aggiungere? Che ogni volta che suonerai, ad esempio, un C con G, saprai da ora in poi di eseguire la quinta di C e la quarta di G. E’ un concetto contorto? Forse all’inizio.

Questa introduzione mi serve a spiegare che, in qualsiasi verso tu prenda il circolo delle quinte, ogni nota sarà quarta e quinta a seconda della nota di riferimento, per cui non ha più importanza il verso col quale fai girare questa ruota. Tutto si ricollega in un gioco di simmetrie e relazioni. E quindi ?

Analizzando le progressioni  della maggior parte delle canzoni scopriamo che esse seguono proprio la successione del grafico IN SENSO ANTIORARIO.

Non ci credi? Prendi un esempio classico di successione , chiamata 2-5-1, cosa vuol dire? Che i tre accordi della progressione, ipotizzando C come tonalità, saranno D (2°) poi G (5°) ed ultimo C (1°).

Osserviamo il circolo delle quinte in senso antiorario e scopriamo che D – G  e C sono esattamente in ordine, uno dopo l’altro…

Ti suggerisco di provare anche la successione più conosciuta che c’è e cioè la 1-6-2-5. Ti stupirà trovare le note tutte in ordine (antiorario).

E’ un caso? No di certo. Ti invito a osservare e studiare le progressioni degli accordi delle canzoni che più ami, (sul come fare devo sempre rimandarti a questa pagina).

Scoprirai che, in qualche modo, ad esempio da C si va ad F, da F a Bb, da Bb a Eb e via dicendo secondo la successione che vedi nel circolo (in senso antiorario)

La sequenza sarà   C > F > Bb > Eb > Ab > Db > Gb > B > E > A > D > G e poi si ripete da C.

Ogni accordo potrà essere maggiore, minore, diminuito, settima, a seconda della tonalità del brano. (la tonalità che hai imparato a trovare con le quattro lezioni gratuite del videocorso Pianoforte a Orecchio)

Questo è il Flusso della Musica.

Lo so che tutta questa matematica disorienta, ma hai tutto il tempo di rileggere e sperimentare. E ovviamente farmi sapere nei commenti qui sotto cosa ne pensi!

 

Inoltre il circolo delle quinte è un’ottimo strumento di trasposizione degli accordi. Esempio?

Esempio: conosco solo l’accordo C composto dalle note c + e + g.

Voglio trasformarlo in F come farò ? Andro sulla “ruota” e leggerò le note corrispondenti ad un salto di quarta (da C voglio F, quindi è un salto di quarta) dei singoli componenti dell’accordo di C

E quindi prenderò (c) e leggerò (f)

Prenderò (e) e leggerò (a)

Prenderò (g) e leggerò (c), componendo l’accordo di F con le note f + a + c. 

Questo salto di quarta potrà sembrare semplice da realizzare, ma il discorso vale per tutte le note. Prova a passare da C a Bb, vedi che tra C e Bb hai DUE salti di quarta…….ti basterà applicare questo doppio salto ad ogni nota componente l’accordo per recuperare le note di Bb. Niente male, vero? Ed ovviamente il discorso vale per tutti i tipi di accordo: maggiori, minori, settime, quarte, none…….

Buona sperimentazione con il circolo delle quinte e….fammi sapere cosa ne pensi, nei commenti qui sotto!

 

Un caro saluto a te

Domenico D’Erasmo.

Fammi vedere che sei vivo!
Dimmi cosa ne pensi e apriamo il discorso anche con gli amici di facebook.

 

1 commenti a “Circolo delle quinte: il flusso della Musica

  1. bravi ,cosi si insegna la musica!!!
    sono 40 anni che non mi entra nella testa(la teoria musicale) solo pratica ad orecchio.

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